Ieri mattina i carabinieri della Stazione di Massarosa (Lucca), al termine di una attività d’indagine, hanno arrestato un fiorentino 36enne, già noto alle forze di polizia, ritenuto responsabile dei reati di violenza sessuale, rapina aggravata, lesioni personali e porto di armi atte ad offendere, commessi a fine gennaio scorso a Massarosa. I fatti risalgono allo scorso 29 gennaio quando l’uomo, dopo aver preso un appuntamento tramite un annuncio su un sito di incontri, si è recato a Massarosa presso un appartamento in uso ad una giovane prostituta. Dopo aver consumato un rapporto sessuale dietro pagamento, il soggetto ha richiesto alla ragazza un rapporto non protetto ricevendo un secco rifiuto. Davanti al rifiuto, l’uomo ha prima colpito la ragazza con schiaffi e pugni al volto poi le ha puntato un coltello alla gola e l’ha costretta a subire un altro rapporto sessuale non protetto facendosi infine consegnare la somma di 500 euro e dileguandosi di corsa.

La giovane, subito dopo essere riuscita a chiamare i Carabinieri, è stata portata al pronto soccorso da dove poi è stata dimessa con una prognosi di 21 giorni.

I militari dell’Arma hanno subito avviato le prime indagini e, tramite la visione di alcune telecamere di videosorveglianza presenti nei pressi dell’appartamento della ragazza, sono riusciti a risalire all’autovettura utilizzata dall’uomo per la fuga. Dopo qualche ora, inoltre, i carabinieri sono riusciti ad identificare il soggetto che, successivamente, è stato anche riconosciuto dalla vittima.

A questo punto, i militari hanno fornito gli elementi raccolti alla Procura di Lucca che, condividendo a pieno le risultanza investigative, ha emesso apposita ordinanza di custodia cautelare nei confronti dell’aggressore. Dopo alcuni giorni di ricerche, i Carabinieri ieri mattina hanno rintracciato il soggetto in un’abitazione in provincia di Firenze e lo hanno arrestato in esecuzione del provvedimento cautelare. Successivamente alla perquisizione che ha consentito di rinvenire il coltello utilizzato contro la vittima, l’uomo è stato poi condotto presso la casa circondariale di Prato.


Covid, allarme rosso per la crisi a Livorno. Il rilancio? Passa dal porto

Processionaria, in corso l’attività di prevenzione con interventi non invasivi